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Grave quando l'umanità perde un Poeta. Angelo Scandurra

09-01-2021 09:14

Pierluigi Di Rosa

Cronaca, Cultura&Spettacolo, Focus,

Grave quando l'umanità perde un Poeta. Angelo Scandurra

“Ogni cuore è solo, unico, irripetibile, e ogni cosa ha un proprio cuore, solo, unico, irripetibile”

“Ogni cuore è solo, unico, irripetibile, e ogni cosa ha un proprio cuore, solo, unico, irripetibile”

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Sarà l'età che avanza, sarà che vedo, come tutti, troppe cose brutte ogni giorno, ma non rinuncio al sogno infantile e romantico di vedere gli Artisti al governo di questo pianeta.

 

Ed i Poeti sopra tutti, perché sono gli unici che possono stare al comando con la leggerezza dei sospiri con cui si esprimono.

 

Quando si incontra un Poeta è facile riconoscerlo dallo sguardo che vola lontano, sempre oltre il tuo orizzonte e pur guardando lontano ti rendi conto che ti sta scrutando, cercando di capirti.

 

Difficilmente il Poeta è solo un visionario, che già di per sé basterebbe a renderlo indispensabile.

 

Spesso, al contrario, è invece immerso nelle cose del mondo che osserva e racconta in versi, a volte chiari a volte meno.

 

Angelo Scandurra è stato Poeta intensamente impegnato, la sua Poesia strumento di militanza culturale e soprattutto Politica.

 

Tanto era militante da aver avuto il coraggio di mettersi al servizio della sua gente in momenti difficili, negli anni della sfiducia verso la politica degli anni '90 travolta dal malaffare.

 

Fu sindaco di Valverde per quasi 10 anni, trasformando una cittadina di provincia in centro di attrazione di mille attività artistiche e culturali.

 

Instancabile la sua produzione, come artista ed editore illuminato e coraggioso.

 

Fu direttore artistico della sezione Arte di Etnafest, quando ancora alla politicanza, non spregiudicata, gretta e famelica come quella attuale, si riusciva a strappare qualche minimo spazio di espressione ed eversione dalla mediocrità investendo in eventi di grande rilevanza, riuscendo a portare a Catania artisti di fama internazionale.

 

E di quella stagione, complicata, Angelo Scandurra fu protagonista, con la sua mitezza, con la sua dolcezza determinata che risolveva i problemi e portava a casa risultati.

 

Perché questo può fare un Poeta se gli si lascia spazio: aiuta a tracciare strade, ad accendere luci.

 

E di spazio Angelo Scandurra avrebbe meritato di averne molto di più, non per lui: per noi, per le future generazioni.

 

Io non ci rinuncio: mi piacerebbe vedere più Poeti, Artisti  e Filosofi alla guida di questa civiltà, almeno di quel che resta.

 

 

Ciao Angelo: lasci Amore e Rispetto.

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